Archeologia digitale

Attraverso le installazioni video composte da GIF animate, Daniela Ferretti intraprende un viaggio nel cuore pulsante del cyber-passato, svelando gli strati più profondi dell’archeologia digitale, rivelando la materialità sottostante di immagini che credevamo eteree.

Il loop ripetitivo delle GIF, lungi dall’essere una semplice animazione, si trasforma in un mantra visivo, una forma di persistenza testarda che resiste alla voragine dell’oblio digitale. Ogni singola GIF è un frammento mnemonico, un reperto ritrovato in un archivio sterminato e spesso disordinato. L’artista non si limita a presentare questi reperti, ma li orchestra, li reinterpreta, creando nuove costellazioni di significato che ci permettono di rileggere la nostra relazione con la tecnologia e la comunicazione online.

Queste opere ci spingono a interrogare la natura stessa del medium digitale: cosa si perde e cosa si conserva nel flusso inarrestabile delle informazioni? Le installazioni ci offrono una retrospettiva nostalgica, ma allo stesso tempo critica, sulle radici estetiche e comunicative di un’era digitale che continua a definirci.